3'

Fondo e quota di ammortamento: definizione e calcolo

L’ammortamento è il processo tecnico contabile di ripartizione dei costi pluriennali in costi d’esercizio secondo il principio di competenza economica.  

Sono soggette ad ammortamento le immobilizzazioni materiali e immateriali

L’articolo 2426 C.c. prevede che

“il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione.” 

L’avverbio “sistematicamente” è da interpretarsi nel senso che per ogni cespite è necessario predisporre il relativo piano di ammortamento. 

Per “residua possibilità di utilizzazione” si intende  il valore residuo del cespite (o valore contabile): esso esprime il valore del bene dopo averlo ammortizzato e si calcola sottraendo al costo di acquisto il fondo ammortamento. 

 

ESERCIZIO 

Redigere il piano di ammortamento di un cespite acquistato al costo di 100.000€ nell’anno N1; aliquota (coefficiente) di ammortamento 15%. 

 

 

La quota di ammortamento è calcolata moltiplicando il costo di acquisto per l’aliquota di ammortamento 

Quota ammortamento = 100.000 * 15% = 15.000 € 

Essa rimane pertanto costante per tutti gli anni del piano di ammortamento tranne per l’ultimo anno in cui coincide con il costo residuo. L’ultima riga del piano di ammortamento infatti deve presentare: 

Un fondo di ammortamento dello stesso importo del costo di acquisto 

Un valore residuo nullo (zero) 

 

Il fondo ammortamento è calcolato sommando la quota di ammortamento dell’anno a quelle precedenti. 

Il valore residuo è calcolato sottraendo al costo di acquisto il fondo ammortamento. 

Per redigere il piano di ammortamento è necessario individuare: 

  • Il valore da ammortizzare 
  • Il criterio di ammortamento 

 

VALORE DI AMMORTIZZARE 

Il valore da ammortizzare si calcola sottraendo al costo di acquisto il valore di presunto realizzo 

Valore da ammortizzare = Costo di acquisto – Valore di presunto realizzo 

Generalmente il valore di presunto realizzo è zero, in quanto le aziende acquistano cespiti per impiegarli nel processo produttivo e poi dismetterli una volta utilizzati. 

Pertanto generalmente si avrà: 

Valore da ammortizzare = Costo di acquisto 

 

CRITERIO DI AMMORTAMENTO 

I criteri di ammortamento possono essere: 

  • Economici se stimano l’effettivo valore residuo del cespite (si tratta di una procedura molto complessa e quindi poco applicata) 
  • Matematici se calcolano la quota di ammortamento moltiplicando il costo di acquisto per una percentuale di ammortamento (cd. aliquota o coefficiente di ammortamento) 

Le aliquote di ammortamento variano in base al tipo di cespite preso in considerazione e al settore in cui opera l’azienda; a titolo di esempio: 

Impianti - Macchinari - Attrezzature - Automezzi: aliquota compresa fra il 12% e il 20%.

Fabbricati: aliquota di ammortamento compresa fra il 2% e il 5%.

Costi di impianto: aliquota minima del 20%.

Terreni: non vengono ammortizzati in quanto non perdono di valore. 

 

La scrittura in partita doppia è la seguente:

 

ESERCIZIO 

In data 20 ottobre N1 è acquistato un impianto del costo storico di 200.000 €; coefficiente di ammortamento 20%. 

 

Per il primo anno è necessaria una quota di ammortamento che tenga conto dei giorni di effettivo possesso del bene: 

Quota ammortamento per acquisto infrannuale = Valore da ammortizzare x aliquota x giorni (dall’acquisto al 31/12) / 36500 

 

Nel caso in questione: 

Quota ammortamento acquisto infrannuale = 200.000 * 20 * 72 / 36.500 = 7.890,41 

 

 

In situazione patrimoniale ed economica si avranno i seguenti importi:

 

 

 

In situazione patrimoniale ed economica si avranno i seguenti importi: