Montale e Leopardi. Un confronto per favore.

Mi fate un confronto tra Montale e Leopardi per quanto riguarda la concezione della felicità, della natura e della memoria?? Mi spiegate cosa pensano questi 2 scrittori riguardo la natura, felicità e memoria? È urgente perché ho gli esami di maturità e dovrei fare un confronto tra questi 2 autori. Salvatemi.


il 16 Giugno 2016, da Hasan Sheikh

Matilde Quarti il 20 Giugno 2016 ha risposto:

Ciao Hasan, per farti una spiegazione su tutti questi aspetti dei due autori dovremmo creare un contenuto apposito, cosa che purtroppo non ci è ancora possibile (anche se sarebbe bello, un giorno, riuscire a soddisfare in tempo reale le vostre richieste di spiegazioni). In ogni caso ti segnalo i nostri due corsi dedicati a Leopardi ( https://library.weschool.com/corso/giacomo-leopardi-poetica-pessimismo-storico-pessimismo-cosmico-2672.html ) e Montale ( https://library.weschool.com/corso/poesia-e-poetica-eugenio-montale-le-occasioni-la-bufera-e-altro-satura-3341.html ) In particolare, per ogni autore, ti consiglio i testi introduttivi alle opere, che sono quelli in cui meglio viene evidenziata la poetica (che si ritrova anche nelle analisi delle poesie, ma chiaramente in modo molto più dispersivo). In particolare per quanto riguarda Leopardi: vita e opere https://library.weschool.com/lezione/giacomo-leopardi-vita-e-opere-1261.html ; struttura dello Zibaldone https://library.weschool.com/lezione/zibaldone-di-leopardi-struttura-dell-opera-e-teoria-della-doppia-vista-1283.html ; introduzione alle Canzoni https://library.weschool.com/lezione/le-canzoni-di-leopardi-introduzione-e-commento-2681.html ; introduzione agli Idilli https://library.weschool.com/lezione/leopardi-idilli-introduzione-e-commento-2682.html ; introduzione alle Operette morali https://library.weschool.com/lezione/leopardi-operette-morali-introduzione-alla-raccolta-2696.html ; introduzione ai Canti pisano-recanatesi https://library.weschool.com/lezione/leopardi-canti-pisano-recanatesi-introduzione-e-commento-2706.html . Invece per quanto riguarda Montale fai attenzione soprattutto all'introduzione alle Occasioni https://library.weschool.com/lezione/eugenio-montale-le-occasioni-3304.html ; introduzione a La bufera https://library.weschool.com/lezione/eugenio-montale-la-bufera-3308.html ; introduzione a Satura https://library.weschool.com/lezione/eugenio-montale-satura-drusilla-tanzi-3322.html ; introduzione agli Ossi di seppia https://library.weschool.com/lezione/eugenio-montale-ossi-di-seppia-commento-3139.html ; e infine la poetica degli Ossi di seppia https://library.weschool.com/lezione/ossi-di-seppia-eugenio-montale-poetica-gobetti-sbarbaro-benedetto-croce-8375.html In bocca al lupo per la maturità!

Valentina Capasso il 21 Giugno 2016 ha risposto:

Fortuna vuole che sto ripetendo proprio adesso Leopardi per la maturità... Allora cominciando proprio dal caro vecchio Giacomo possiamo dire che per lui l'uomo è sostanzialmente infelice, questa è la sua condizione e lo è sempre stata anche se nei tempi antichi l'uomo pensava di essere felice. Questa felicità era solo frutto di un'illusione infatti secondo la teoria delle illusioni di Leopardi l'uomo vive ed è brevemente felice solo nell'attesa del piacere, nel momento in cui il desiderio si realizza si cade nell'illusione. Partendo dalle illusioni possiamo parlare poi della Natura che nella poetica di Leopardi passa per due diverse: Natura benigna e Natura malvagia. Nella prima fase è considerata come una madre benigna, attenta al bene delle sue creature e che quindi offre un rimedio all'infelicità dell'uomo: l'immaginazione e le illusioni, però il progresso della civiltà ha messo brutalmente sotto gli occhi dell'uomo il "vero" rendendolo così infelice. Nella seconda fase invece viene detto che il male non è un semplice accidente ma una cosa voluta dalla natura poiché è stata lei stessa a mettere nell'uomo il desiderio di una felicità infinita senza però dargli i mezzi necessari per soddisfare questo desiderio. Prima di giungere a questa conclusione però l'autore provò ad argomentare una concezione dualistica ossia "natura benigna contro fato maligno" ben presto però affermerà che la natura è solo un meccanismo cieco, indifferente alla sorte delle sue creature. L'uomo è dunque vittima della crudeltà della natura e questo lo possiamo vedere per esempio nell'Operetta Morale "Dialogo della Natura e di un Islandese" in cui la Natura afferma di seguire il proprio corso, noncurante del resto. L'ultimo punto di cui trattare è la memoria vista da Leopardi come "essenziale e principale nel sentimento poetico" per l'autore in pratica la rimembranza è vista come qualcosa di essenziale, direttamente dallo Zibaldone ti scrivo "il presente, qual ch'egli sia, non può essere poetico; e il poetico, in uno o in altro modo, si trova sempre consistere nel lontano, nell'indefinito, nel vago" insomma la rimembranza è essenziale per rifugiarsi dal presente anche perché se ricordi nel periodo in cui ha vissuto lui (romanticismo) gli uomini credevano che il passato potesse insegnare qualcosa. Passando invece a Montale, per lui la natura, a differenza di Leopardi, è vista come unica certezza, viene considerato come l'unica via di fuga dalla monotonia della vita basti pensare ai limoni dove egli esprime la sua "poetica delle cose" parlando dei limoni e del loro odore mettendo in risalto proprio i LIMONI come oggetto, senza la necessità del lettore di leggere tra le righe. Parlando invece della felicità, per Montale è raggiungibile solo per pochi attimi, le cosiddette "epifanie" che avvengono quando si vede "il varco" che però si chiude subito, non permettendo all'uomo di oltrepassarlo. Ultimo punto: la memoria. Per Montale la memoria è effimera, prendendo una frase direttamente da "Cigola la carrucola del pozzo" ti scrivo "si deforma il passato, si fa vecchio,/ appartiene ad un altro...". Parlando sempre della memoria possiamo fare un confronto con la donna montaliana presente in "La casa dei doganieri" dove la fanciulla non può più ricordare e in "A Silvia" di Leopardi dove l'autore si augura che Silvia ricordi il tempo felice della sua "vita mortale" quando era nell'età della giovinezza con la mente piena di sogni e di speranze per il futuro. Questo perché come abbiamo detto in Leopardi il ricordo è importante mentre in Montale vi è una "nebbia" che avvolge il passato e che impedisce di salvare le immagini care.


Scusa l'abuso di "però" ma andavo di fretta.... - Valentina Capasso 21 Giugno 2016