Il frammentarismo della realtà nella società quotidiana.

mi chiamo Francesco e sono uno studente di quinto. Vi scrivo perché vorrei chiedervi una mano. Quest'anno per sopperire ad alcune lacune nell'insegnamento della filosofia ho seguito alcune conferenze del prof. Antonio Gargano dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici. Quindi mi è capitato di ascoltare una lezione in cui il professore spiegava come nella realtà di oggi filosofie disgregatrici come quella di Kierkegaard siano popolari perché è molto attuale il problema del singolo staccato dal tutto, delle malattie nevrotiche scaturite dalla difficoltà di dare senso al tutto e non ai singoli particolari della nostra vita. Perciò mi chiedevo se ci fossero scritti, pensieri, filosofi che poteste suggerirmi e che discutendo proprio questo problema. Vi ringrazio per l'attenzione e la collaborazione. Cordiali saluti.


il 08 Maggio 2016, da Francesco Caiazzo

Apollonio Rodio il 08 Maggio 2016 ha risposto:

Un'ottima domanda, di cui mi complimento. Di primo impulso, suggerisco saggio sull'Umorismo di Luigi Pirandello ( 1908 ), "La fine della filosofia e il compito del pensiero" di Martin Heidegger ( 1964 ) ( di cui trovi una buona introduzione al seguente link, "La fine della filosofia - Mondo3 - Filosofia" ) e diverse opere di Freud, tra cui "Studi sull'isteria" ( 1895 ). L'argomento è piuttosto vasto e trova applicazione concreta in svariate produzioni artistiche del '900, pensa solamente, per fare un esempio, allo stile estremamente frammentario di Giuseppe Ungaretti. Rientrano, in questo contesto, anche i vari tentativi di destrutturazione della realtà, sperimentati dal cubismo ed altre avanguardie artistiche novecentesche; e vi sono pure degli scritti interessanti di questi pittori; penso a Cezanne ( padre spirituale di tante avanguardie ). Ritornando alla filosofia, potrebbero calzare a pennello, anche personaggi come Marx, Schopenhauer e molti altri filosofi che si affrontano al quinto anno. Prova a proporre il topico al tuo insegnante di filosofia ( sebbene, mi pare di capire, non sia particolarmente competente, visto che vi sono delle lacune nell'insegnamento ) o cerca un indirizzo di posta elettronica, con cui contattare il prof. Antonio Gargano. Se la questione ti interessa per un'eventuale tesina, dovresti percorrere questa strada. Ovviamente, non esitare a chiedere per ulteriori dubbi. Saluti. Colgo l'occasione per porgere gli auguri a tutte le mamme del mondo ( ed anche alla mia ). Auguri Mamme! Apollonio Rodio.

Francesco Caiazzo il 08 Maggio 2016 ha risposto:

Grazie molte per la risposta, un ultimo dubbio mi preme: esistono filosofi contemporanei che trattano il tema e con cui quindi sarebbe possibile tracciare un confronto?

Apollonio Rodio il 08 Maggio 2016 ha risposto:

Se mi concedi, ti rispondo con un elenco di nomi ( che potrebbero interessarti ): Francois Lyotard ( con "La condizione postmoderna", 1979 ) e Giovanni Vattimo ( ottantenne, ma ancora vivo; con "Il pensiero debole", 1983 ) -> due emblemi del cosiddetto postmodernismo; ma anche Pier Aldo Rovatti. Al momento, ho presente questi personaggi, spero possano esserti sufficienti. Saluti.

Francesco Caiazzo il 08 Maggio 2016 ha risposto:

Grazie, me ne interesso subito. Saluti.