Confronto con Leopardi

questa descrizione della natura è in certi aspetti simile a quella del Gelsomino notturno di Leopardi. È possibile fare un concreto paragone con l'idea di natura del Romanticismo e l'opera di Leopardi?


il 01 Luglio 2016, da Alberto Teppex

Matilde Quarti il 01 Luglio 2016 ha risposto:

Ciao Alberto, la produzione di D'Annunzio si inserisce in un tardo decadentismo e simbolismo ma la sua poetica, come hai notato, può tuttavia trarre in inganno poiché D'Annunzio si rifà nei suoi versi sulla natura a dei modelli tipicamente goethiani, come può essere quello del viandante che ricerca sollievo dalle sue inquietudini nel rapporto con gli elementi naturali. Leopardi, invece, dal punto di vista della riflessione sulla natura, è un romantico sui generis, poiché porta la riflessione sulla natura ai massimi estremi. La concezione leopardiana della natura muove dunque da un'iniziale percezione di questa come madre benigna, in grado, con le sue gradevoli illusioni di distrarre dai dolori della quotidianità, a quella di matrigna crudele, che ha dato all'uomo quella razionalità che è fonte di continua consapevolezza e continuo dolore, e che ne perpetua la specie in un eterno e inarrestabile ciclo di dolore e di morte. D'Annunzio, rispetto alla visione Leopardiana, mantiene una concezione superomista di fusione panica con la natura. La natura dannunziana tutto comprende e tutto attira ed è ammantata da un mistero ancestrale in cui non ci si può che immergere. Grazie alla fusione panica con la natura il poeta si identifica e fonde con essa, attinge dalle sue più recondite energie in un senso molto affine al superomismo nietzscheiano. Spero di averti chiarito le idee, ciao!

Margherita Romano il 12 Agosto 2016 ha risposto:

Il Gelsomino Notturno è di Giovanni Pascoli, l'altro grande poeta del Decadentismo italiano. In realtà sia la poetica che la produzione di Pascoli differiscono molto da quelle di D'Annunzio. L'unica cosa che potrebbe legare i due testi è l'umanizzazione della natura e il senso di mistero, diversamente inteso dai due autori, che ne deriva.


Ciao Margherita, grazie mille per la precisazione! Mi dev'essere sfuggito il riferimento al Gelsomino notturno e ho risposto direttamente alla richiesta di confronto con Leopardi. Alberto: Se ti sei confuso e intendevi riferirti a Pascoli confermo quanto detto da Margherita, invece se sei interessato a Leopardi segui la mia risposta (ma a che testo ti riferivi in particolare?). - Matilde Quarti 29 Agosto 2016